La prevalenza dell’obesità infantile in Europa e soprattutto in Italia continua a crescere ed è definita come una vera e propria epidemia che coinvolge quasi la metà dei bambini italiani, (“L’obesità infantile”) le cause sono svariate:
- Predisposizione genetica: sappiamo oggi che già durante la gravidanza si vengono a creare all’interno del feto alcune modificazioni epigenetiche che predisporranno poi allo sviluppo dell’obesità. Inoltre non bisogna dimenticare che l’obesità pediatrica deve spesso essere considerata una vera e propria patologia di famiglia, genitori obesi hanno una maggiore probabilità di avere figli obesi, infatti se un solo genitore è obeso aumenterà la probabilità per il figlio del 50%, se entrambi sono obesi, la probabilità aumenterà dell’80%. Tale fenomeno è anche evidenziato dal fatto che spesso un intervento nutrizionale sui soli genitori implica già di per sé un miglioramento della situazione ponderale nel bambino.
- Fattori ambientali: sono i maggiori responsabili dello sviluppo dell’obesità nei bambini, parliamo di scorretta alimentazione, vita sedentaria e cattive abitudini:
Scorretta alimentazione
Specialmente in Italia i genitori sono costantemente preoccupati che i loro figli non mangino abbastanza perciò cadono sempre più spesso in errori macroscopici che, ripetuti nel tempo fanno sì che si sviluppi dapprima un sovrappeso, fino ad arrivare ad una obesità vera e propria, gli errori più comuni sono:
Saltare i pasti, in particolare la colazione
- Pochi legumi e poche fibre
- Cibi ad alta densità calorica, prodotti confezionati, bevande zuccherate
- Poca verdura e poca frutta
- Porzioni troppo abbondanti
Vita sedentaria
Dagli ultimi dati dell’indagine “Okkio alla Salute” pubblicati nel 2018 (riferiti al 2016) emerge che il 17,7% dei bambini presi in esame risultano fisicamente inattivi.
Questo è un dato molto grave perché i bambini dovrebbero svolgere attività fisica intensa una o due ore al giorno tutti i giorni, quindi le due ore di attività settimanali in palestra o piscina non sono assolutamente sufficienti.
Abitudini che favoriscono l’insorgere di sovrappeso e obesità
Sempre dall’ultima indagine “Okkio alla Salute” emerge che il 41,2% dei bambini trascorre più di 2 ore davanti uno schermo (tv, tablet, smartphone).
Questo dato ha una tendenza in forte crescita anno dopo anno e contribuisce ad aumentare la sedentarietà dei bambini, inoltre i bambini davanti agli schermi tendono a mangiare molto di più, in maniera quasi inconsapevole.
Si raccomanda di usare questi dispositivi per non più di un’ora al giorno per i bambini tra i 2 e i 5 anni e non più di due ore tra i 5 e gli 8 anni, vietato invece per i bambini fino ai 2 anni.
Consumo di troppe proteine
Ultimamente si sta valutando come possibile causa di accumulo di adipociti anche il largo consumo di proteine.
I LARN (Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti per la popolazione italiana) ci indicano la quantità raccomandata di proteine da assumere (PRI), differenziate per età, da questi possiamo notare che la quantità di proteine necessarie, per kg di peso corporeo, tende a diminuire man mano che si cresce.
Il lattante che fa uso di latte artificiale riceve una quota proteica quasi tripla rispetto a quello che si nutre di solo latte materno, da diversi studi effettuati emerge che anche durante il divezzamento e la crescita i bambini assumono una quantità troppo elevata di proteine; tutto ciò può portare ad un troppo elevato accumulo di grasso viscerale in bambini anche molto piccoli (3-4 anni).
Il grasso viscerale è il cosiddetto grasso pericoloso, situato in profondità attorno agli organi centrali del corpo come fegato, intestino e cuore ed è proprio quello che porterà il bambino sovrappeso a diventare un adulto obeso, probabilmente affetto dalle tante patologie a cui questa condizione predispone come patologie cardio-vascolari, diabete di tipo 2 e ipertensione.